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Scoprire Erbil. Cosa vedere in città.

Cosa visitare ad Erbil?

I miei consigli su cosa vedere nella cittadina curda.

Cosa vedere ad Erbil, nel caso in cui ti ci dovessi trovare.

Mai dire mai, a tutti potrebbe capitare di trovarsi ad Erbil, la famosissima località turistica del Kurdistan Iracheno, vero?

Siamo seri credo che pochi di voi organizzerebbero una vacanza da queste parti anche perché o sei appassionato di pozzi petroliferi, greggi di pecore, archeologia o escursioni e trekking con guide locali oppure te ne vai in un’altra località.

Devo però dire che nella mia esperienza qui ad Erbil (potete chiamarli Irbil, Arbil o in curdo Hawler che nessuno si offende) ho avuto modo di scoprire e gironzolare abbastanza serenamente in tutti i quartieri della città ed esplorare alcuni posti che vorrei consigliare durante la vostra permanenza.

Come vi ho già anticipato Erbil è considerata una delle città più antiche della storia tanto che le zone limitrofe ci sono aree archeologiche molto frequentate da studiosi e ricercatori di tutto il mondo.

Cittadella di Erbil

La testimonianza tangibile della plurimillenaria e continuata presenza umana in questo luogo è rappresentato dalla Cittadella di Erbil o Citadel che poggia su un’altura artificiale di circa 30 metri (tell) composta da sedimenti dell’abitato del giorno zero.

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Divenuta Patrimonio dell’Umanità nel 2014 è di certo il polo di attrazione turistica più importante della zona. Una città fortificata completamente ristrutturata accessibile esclusivamente a piedi da una delle due porte di sicurezza che dominano l’altura.

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Una volta entrati al suo interno il silenzio, i mattoni tipici del luogo, il colore giallastro degli edifici vi trasporteranno in un’altra dimensione. Consiglio di camminare in silenzio, perdetevi senza paura nei vicoli gli unici incontri che potrete fare saranno con i gatti che gironzolano indisturbati.

Museo Tessile Curdo

Visto che siete all’interno della Cittadella consiglio la visita al Museo Tessile Curdo, non fatevi ingannare dal nome ovviamente al suo interno oltre a tappeti e abiti tradizionali potete trovare e scoprire le origini del popolo curdo, ammirare gli utensili utilizzati dai pastori nomadi e ripararvi dal sole che vi picchia in testa. Prestate molta attenzione agli orari d’apertura.

Qaysari Bazar

Uscendo dal museo potete scendere nella “città moderna” proprio ai piedi della porta principale si trova il Qaysari Bazar, il vero cuore commerciale della città prima dell’arrivo dei centri commerciali (a decine sparsi ovunque). Per motivi di lavoro ho avuto sempre e solo l’occasione di visitare il Bazar durante i venerdì di preghiera, se arrivate prima dell 13 trovate tutte le attività commerciali al suo interno aperte altrimenti mettevi il cuore in pace e aspettate fino alle 16.

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Il mercato coperto di Erbil, è composto da decine e decine di vie minuscole che convergono verso il centro. Non ho mai capito bene come fossero suddivise le aree ma posso dirvi per certo che ci potete trovare di tutto, per certo nelle zone perimetrali trovate Cambi Cash (sicuri e affidabili, e se sei bravo puoi anche trattare tranquillamente qualche decimale), Ristoranti e Bar dove potrete fumare narghilè e sorseggiare the bollente.

erbil bazar

Andando nelle zone interne potete trovare veramente di tutto. Da negozi di abbigliamento, di tessuti e sartoria, edicole, oreficerie (con vetrine dorate da far pensare che sia tutto falso… ma non lo è!), falegnami, venditori di miele e sapone, negozi di telefonia e fotografia, interni locali con decine di varietà d’olive e una marea di negozi pieni zeppi di “cinesate”.

Moschea Jalil Khayat

Da non perdere la visita alla Moschea Jalil Khayat che con i suoi due altissimi Minareti non passa di certo inosservata, consiglio di seguire le tradizione dei locali per vivere un viaggio mistico che inizia con il classico lavaggio dei piedi per poi poter accedere al suo interno e lasciarsi trasportare da spazi che spiccano verso l’alto e da giochi di luci che si riflettono sulle pareti interne.

Sami Abdulrahman Park

Il parco più grande di Erbil con una superficie di circa 200 ettari, costruito nel 2006 sulle ceneri di una base militare del dittatore Saddam Hussein e prende il suo nome dal vice primo ministro Sami Abdulrahman del governo regionale curdo assassinato in un attentato nel 2004.

Dimenticatevi di trovare piante ad alto fusto, giardini curati e prati verdi. Qui si muore di caldo (ho visto termometri segnare +58°C) e l’acqua è un bene primario nelle stagione più calde e poi sfido chiunque a voler fare il giardiniere in estate con quelle condizioni. Merita comunque una visita, al suo interno un lago artificiale dove potrete fare un giro con pedalò e godere di un po’ di frescura.

Ainkawa

Da Naz City dove vivevo bastava attraversa un campo incolto, e fare una quindicina di minuti a piedi per trovarti nel quartiere di Ainkawa. Un quartiere che qualcuno magari ha sentito nominare per via dell’esodo di profughi nell’agosto del 2014 quando l’ISIS ha iniziato a mietere vittime e a conquistare territorio fino ad arrivare a Mosul.

Il quartiere di Ainkawa, o meglio città, dista qualche chilometro dal centro di Erbil ed è facilmente raggiungibile in Taxi. Si tratta del più grande insediamento Cristiano in Iraq e la prima chiesa risale al 927 D.C. (Chiesa di St. Gorgis) e il nome del villaggio di Ainkawa si può trovare in diversi liberi Assiri e Babilonesi a testimonianza della cultura millenaria che si può trovare in queste terre.

Anche in questo caso non aspettatevi grande cose… strade senza marciapiedi con venditori di frutta e verdura che occupano i lati delle strade, negozi di telefonia un po’ ovunque, venditori di liquori e birre (eggia’ i curdi e pure gli arabi presenti in città vanno matti per il whiskey) e qualche bar e ristorante “alla moda” nei pressi del consolato americano.

Per certo dovete far visita alla cattedrale Cattolica Caldea di San Giuseppe costruita interamente in mattoni e cemento. Un alto muro perimetrale decorato con merletti nasconde al suo interno un giardino di rose che raramente potrete vedere fiorite se non per un breve periodo dell’anno.

Family Mall

Se la nostalgia di occidente ti assale ti consiglio la medicina chiamata Family Mall, premetto non sono un’amante dei Centri Commerciali ma è capitato spesso di andarci in quanto nel più grande centro commerciale della città di Erbil si possono trovare prodotti italiani di qualità. Non potevo mangiare riso, montone e cipolle crude per tutto quel tempo.

A parte gli scherzi, dopo un rapido controllo al metal detector ti trovi catapultato nell‘Orio Center di Erbil con il plus che al suo interno trovi pure un Luna Park (e Percassi muto!) Negozi di brand internazionali, ristoranti tipici ma anche fast food americani, cinema, Carrefour in un ambiente totalmente condizionato, pulito ed ordinato. Una vera Oasi Moderna nel deserto.

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