Cosa ho messo nel mio Zaino per il viaggio in Armenia?

Organizzare un viaggio in una terra che non hai mai visitato e che fino a qualche mese prima non sapevi neppure dove fosse precisamente posizionata sulla cartina geografica (conosci con quali Stati confina l’Armenia?) è sempre un stimolo che aiuta a far crescere la curiosità e la voglia di partire.
Come spesso succede in questi viaggi, oltre a cercare di pianificare al meglio ogni singola attività giornaliera, lo zaino e quello che ti porterai con te potranno fare la differenza sulla percezione del viaggio e sui ricordi che riporterai a casa…
Il giorno della partenza si avvicina e il pensiero di cosa collocare nello zaino inizia a farsi sempre più ricorrente.
In primis dopo aver verificato il biglietto aereo ho deciso di utilizzare due zaini (uno da imbarcare e uno da portare in cabina) questo perché parte del viaggio in Armenia era focalizzato sul trekking e sulle escursioni (zaino da 35 litri, leggero ma capiente) e l’altro da utilizzare come “armadio di viaggio” (zaino da 65 litri, una seconda casa).
Può essere una domanda banale e semplice ma la risposta non è poi così scontata.
A mio avviso sono parecchi i fattori che possono portarti a scegliere il tipo di zaino e quanti zaini usare durante un viaggio; sì perché dopotutto viaggiare carico come un mulo è anche divertente!
“Esempio di mulo con due zaini!”
La mia esperienza in Armenia mi ha fatto optare per la scelta di due zaini come anticipato sopra. Ecco il perché.
Avendo prenotato un ostello in centro ad Yerevan (capitale dell’Armenia) sapevo che quella location sarebbe stata per 10 giorni il mio campo base urbano e di conseguenza avevo la possibilità di lasciare tutto l’abbigliamento non necessario al trekking in luogo sicuro.
Ero anche però consapevole del fatto che effettuare trekking di più giorni con uno zaino da 65 litri mezzo vuoto era una follia in termini di distribuzione dei pesi, e ingombro all’interno della tenda, da qui l’idea di partire da casa con due zaini.
Il primo, un Ferrino da 65 litri che mi ha permesso di collocare grand parte dell’abbigliamento e dei materiali ingombranti (scarponi, bastoni da trekking, sacco a pelo) e uno da 35 litri più pratico sia per le giornate “turistiche” ai templi sia per le escursioni di due giorni alla scoperta dei vulcani armeni.
Chiaro che se fossi andato a Bali probabilmente sarei partito con infradito, due costumi e una borsa dell’Ikea… da qui l’importanza di sapere dove si sta andando e cosa si andrà a fare durante il viaggio perché basta una perturbazione a 4000 metri ad inizio settembre per ritrovarsi in una tenda in condizioni poco piacevoli.
Quindi se prenderete parte ad uno di quei tanto sponsorizzati viaggi organizzati di gruppo cercate di informarvi bene prima di partire sia sulle condizioni climatiche durante il vostro periodo di viaggio sia sulle attività che gli organizzatori hanno pensato per te.
Altra domanda trabocchetto! Molto probabilmente se stai leggendo il mio blog è perché ami le attività outdoor e la montagna e se hai avuto un buon approccio alla montagna e alle escursioni sai bene che lo zaino non va mai preparato la mattina dell’escursione.
In caso di un viaggio è chiaro che se ci si riduce a preparare l0 zaino all’ultimo momento si rischia di dimenticare a casa 2/3 delle cose essenziali.
Ecco alcuni consigli che mi sento di dare a tutti coloro che non sanno come preparare lo zaino e quando prepararlo. Sì le tempistiche di preparazione aiutano ad avere tutto organizzato nel migliore dei modi.
La lista che ho preparato per questa prima esperienza in Armenia non era di certo corta anche a fronte del fatto che il viaggio aveva due volti; quello escursionistico e quello urbano-turistico che ovviamente mi ha obbligato ad aggiungere materiale tecnico ingombrante e poco pratico per essere riposto nello zaino.
Consiglio vivamente, visto che viviamo in un’era dove tutto viene memorizzato nei telefoni e sempre meno nel nostro cervello, di appuntarvi con carta e penna alcuni numeri telefonici in caso di furto o smarrimento cellulare.
Tra questi numeri identificare chi usa in modo rapido e immediato connessioni dati e app di messaggistica istantanea perché in caso di comunicazioni urgenti potrebbe essere più semplice entrare in contatto con qualche amico in Italia chiedendo anche semplicemente di poter usufruire del cellulare di un passante…
Io a fronte di questo mi appunto sempre su di un altro foglio il Pin di accesso a carte di credito o carte prepagate onde evitar di restare senza telefono e senza accesso all’unica immediata fonte di credito per gestire le emergenze.
Se si commenta liberamente questo post così da poter aiutare anche altri utenti a farsi un’idea generale di come preparare e organizzare al meglio il proprio zaino da viaggio.
Come anticipavo sopra, ricordatevi di lasciare dello spazio per acquisti e ricordi delle terre che visitate, ma non fate come me che non ho avvolto nel modo migliore le preziose bottiglie di Cognac Armeno e mi son ritrovato all’aeroporto di Malpensa con uno zaino “alcolico”!