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Da Gandino alla Malga Lunga, sui sentieri dei Partigiani

Sulle tracce della resistenza Antifascista, alla scoperta della  Malga Lunga.

Itinerario ad anello ricco di storia camminando sulla dorsale tra Val Cavallina e Valgandino.

Malga Lunga, la storia è passata da qui. Scopri questo itinerario ad anello.

La Malga Lunga non è un semplice rifugio, è il luogo dove viene salvaguardato il sacrificio di donne e uomini che hanno combattuto sui monti limitrofi per Resistere al nazifascimo che aveva raggiunto la ValCavallina e la ValGandino.

La Malga Lunga vuole oggi essere il luogo della memoria per insegnare alle future generazioni la storia di quel particolare momento che ha coinvolto il nostro Paese. Camminare lungo questi sentieri ha un sapore tutto particolare se ci si lascia trasportare dagli avvenimenti e dai fatti avvenuti lungo quelli che oggi sono luoghi incantevoli per semplici camminate… in passato luoghi di lotta, rifugio e speranza.

Valgandino, non solo Pizzo Formico.

Molti escursionisti amano le alte terre situate oltre l’abitato di Gandino per via degli ampi pascoli e dell’altopiano che da vita alle 5 Terre della Valgandino.

Grazie a questo itinerario vi porterò a scoprire un angolo della Val Gandino poco valorizzato rispetto al Pizzo Formico e al grande classico Monte Farno (scopri l’escursione che porta al Rifugio Parafulmine), un luogo dove i boschi parlano di storia, lotta e resistenza.

Partenza da Gandino, si sale subito di quota.

Partire dal centro abitato di Gandino offre la possibilità di conoscere un paese ricco di cultura ed edifici storici grazie alla presenza di Chiese, Conventi e angoli caratteristici e per mezzo di parcheggi gratuiti potrete dimenticare del “Gratta e Sosta” obbligatorio per raggiungere i caotici parcheggi in quota nei pressi del Monte Farno.

L’itinerario parte nei pressi di via Fontanella dove i classici Segnavia CAI bianchi e rossi vi indicano che siete nel luogo giusto. Si imbocca quindi il sentiero 545 che tra la vegetazione vi porterà in meno di un km a quota 650 mslm dove voltandovi inizierete a vedere in lontananza l’abitato di Gandino.

risalendo da Gandino verso Peia

“L’amico Tabula lungo il primo tratto del sentiero 545”

Il Sentiero continua per circa 2 km all’interno di una bellissima faggeta e noccioli, in questo periodo dell’anno il sottobosco ricco di fiori offre un ottima distrazione alla fatica che per via di alcuni tratti ripidi inizia a farsi sentire.

Entrerete quindi nel territorio di Peia fino a giungere ad un altare per poi discendere in località Poiana e intersecare il sentiero 618 che arriva dal Bianzano-Ranzanico nella sottostante Val Cavallina.

Lungo la Dorsale che divide la Val Cavallina e la Val Gandino

Giunti sul largo sentiero carrabile 618 potrete iniziare ad ammirare il paesaggio che vi circonda. Camminerete quindi lungo la dorsale che divide la Val Cavallina alla vostra destra e la Val Gandino alla vostra sinistra.

Senza troppe difficoltà uscirete dalla vegetazione e vi troverete a passeggiare immersi nel verde dei pascoli ammirando seconde case e roccoli dalla fitta vegetazione.

verso la malga lunga

“Camminare nella storia”

Voltandovi avrete modo di ammirare il Lago di Endine che si trova proprio alla base della grande dorsale, proseguire quindi per circa due chilometri dove il sentiero si trasforma a tratti in strada cementata per poi tornare nuovamente sterrata.

Potete continuare lungo il sentiero 618 oppure effettuare una variante che vi porterà a scoprire angoli meno frequentati e trovarvi in verdi pascoli mandrie di bovini intenti a ruminare erba.

La variante è riconoscibile da una strada cementata alla vostra sinistra con tanto di cartello di divieto di transito.

vacche al pascolo valgandino

Oltrepassatela e non abbiate timore di infrangere nessuna legge… seguite la strada che aggira dolcemente i colli della zona fino a farvi giungere nei pressi di un laghetto naturale, qui di fronte a voi potrete notare il profilo del Monte Sparavera.

Monte Sparavera, avamposto di avvistamento sulla Val Cavallina.

Il profilo del Monte Sparavera vi indicherà la strada per raggiungere la vetta di questo ampio colle che domina la zona con i suoi 1369 mslm.

In pochi minuti raggiungerete la croce di vetta dove molto probabilmente molti escursionisti prenderanno fiato ammirando la bellezza del panorama offerto da questo punto di avvistamento.

Il luogo è un ottimo luogo per una pausa, per una riflessione dell’importanza strategica per i partigiani che lungo quelle che oggi risultano essere dolci colline una volta erano aspri territori di sopravvivenza e resistenza contro il nemico.

vetta monte sparavera

“Monte Sparavara”




Si continua verso il Monte di Sovere e la Malga Lunga

L’itinerario continua lasciando alle vostre spalle il Monte Sparavera e per mezzo di una dolce discesa nel prato si raggiunge la Pozza Sette Termini. Impossibile perdersi o sbagliare le indicazioni parlano molto chiaro in meno di un’ora sarete alla Malga Lunga.

pozza sette termini valgandino

Interessante in questo tratto notare come la vegetazione cambia nuovamente aspetto, il sentiero abbandona i verdi pascoli per costeggiare boschi di conifere ricchi di Abeti Rossi. Con un semplice sali e scendi arriverete nel territorio comunale di Sovere per poi giungere alla Malga Lunga dove la sua tipica struttura allungata domina e controlla i paesi sottostanti

Museo della Resistenza Partigiana.

La Malga Lunga non è solo un rifugio, come anticipato è il simbolo della Resistenza Partigiana Bergamasca e per questo motivo al suo interno potrete trovare un vero museo che racconta le tappe, i personaggi e gli eventi del luogo.

La consapevolezza di trovarsi in un posto così importante per la storia della comunità locale e dell’intera provincia di Bergamo rendono questo itinerario un percorso da dover effettuare per scoprire al meglio il nostro territorio.

rifugio malga lunga resistenza antifascista

Dal Monte di Sovere verso Val Piana

Arrivati nei pressi della Malga Lunga sarete a metà del vostro itinerario, i tratti più impegnativi di questa escursione ad anello sono ormai un ricordo e ora la strada è tutta in discesa.

Uscendo dalla Malga Lunga prendere nuovamente il sentieri 618 fino a giungere nei pressi del Monte di Sovere dove una bacheca informativa vi ricorderà il valore storico di questo territorio.

malga lunga antifa

Svoltare di 90 gradi e seguire le indicazioni per Val Piana, in meno di un chilometro di discesa nel bosco vi troverete nei pressi del parcheggio alto di Val Piana dove i sassi e le radici saranno sostituite da asfalto.

Una camminata quasi noiosa per via dei lunghi tratti in asfalto vi condurrà piano piano verso Gandino, qui la presenza di baite, case e campi in fiori vi permetteranno ottime e piacevoli distrazioni permettendovi di scoprire una vallata poco conosciuta.

Vi capiterò di scambiare un saluto con i proprietari di seconde case intenti alla manutenzione dei giardini fino a giungere in prossimità della Chiesa di Val Piana dove un bel sentiero (544 CAI) sulla vostra destra vi condurrà nel cuore della Val Piana naturale.

Un paio di chilometri che vi eviteranno tornanti e automobili fino a giungere nei pressi della Falesia di Val Piana e quindi raggiungere nuovamente la strada asfaltata.

Gandino e il suo campanile indicheranno che state per concludere la vostra escursione.

Armatevi di pazienza, gli ultimi 3 km su asfalto non saranno dei più piacevoli se non che in prossimità di un ampio tornante potrete discendere per un sentiero alla vostra destra che vi condurrà al punto di partenza seguendo il Torrente Romna per poi passare nei pressi dei vecchi opifici e tornare nel centro abitato di Gandino.

valpiana paesaggio fiorito

“Angoli fioriti di Valpiana”

Se la fame vi assale e se l’orario lo consente dovete assolutamente pranzare o cenare presso il Ristorante Centrale dove potrete degustare ottime pizze prodotte con farina di Mais Spinato di Gandino.

Andar per sentieri e per monti senza assaporare i gusti delle tradizioni locali è come bere un’ottima birra calda… a voi la scelta!

 

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Itinerario svolto in data: 23 Maggio 2020
Partenza Itinerario:
Via Fontanella, Gandino
Località/Valle: ValGandino
Catena Montuosa: Altipiano della ValGandino
Cartina: n.p
Quota di partenza: 550 mslm circa
Lunghezza Itinerario: 18 km circa
Dislivello: 960 metri circa
Disponibilità acqua: Fonti naturali non individuate durante il percorso
Punti d’appoggio: Rifugio Malga Lunga
Dove pranzare: Rifugio Malga Lunga

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