Monte Colombina, itienrario ad anello da Bossico

Lago d’Iseo e punti panoramici, scopri il Monte Colombina

Magica escursione sull’altopiano di Bossico per ammirare panorami unici dal Monte Colombina.

Monte Colombina, da Bossico un itinerario ad anello

Sono sincero, Bossico è uno di quei paesi che ho sempre sentito nominare ma non avevo mai avuto il piacere e occasione di visitare.

Avevo una vaga idea di dove fosse posizionato guardando la cartina, sapevo che era tra il Lago d’Iseo, l’alta Val Cavallina e la Val Borlezza ma mai immaginavo che fosse posizionato in quel luogo, un luogo fatto di alpeggi, case e cascinali curatissimi e un centro storico fatto di viuzze e stradine il tutto ad una quota di oltre 850 metri sul livello del mare.

Da questo altipiano si diramano una serie di sentieri che permettono di dar vita ad itinerari veramente interessanti sia per aspetti culturali, ambientalistici e panoramici… ma andiamo con ordine.

Come si raggiunge Bossico?

Tutte le strade portano a Bossico… a no nn era così… va beh in ogni caso impossibile perdersi in quanto la strada che conduce all’altipiano è solo una e la si prende dall’abitato di Sovere che a sua volta si può raggiungere percorrendo la Val Cavallina o discendendo la Val Borlezza partendo da Rovetta.

Un decina di km fatti di curve e tornanti risalgono magicamente la montagna fino a giungere nel centro abitato dove nei pressi della Pro Loco si trova un parcheggio gratuito all’interno di un terreno, le righe non esistono ma il buon senso permetterà a tutti di parcheggiare in modo ordinato ed ospitare i turisti ed escursionisti che animano il territorio.

Escursione ad anello per il Monte Colombina

La gita che conduce al Monte Colombina si sviluppa ad anello così da offrire la possibilità di ammirare maggior territorio possibile nell’arco dell’escursione stessa.

Consiglio di partire direttamente dal centro abitato di Bossico così da assaporare l’intimità delle sue vie e poter ammirare il lavatoio recentemente ristrutturato che si trova a poche centinaia di metri dalla partenza.

Dalla piazza della chiesa un tabellone con tanto di cenni storici e cartina topografica vi permetterà di “ripassare” l’itinerario, tenendo quindi la chiesa sulla destra si svolta subito a sinistra imboccando via Bonomelli che poi cambia nome in Via San Fermo.

Si entra nella natura, alla scoperta dell’altopiano

Dopo meno di 800 metri di cammino, ci si trova fuori dall’abitato e si è già guadagnato quota. Giunti ad un parcheggio si abbandona la strada per entrare fin da subito a contatto con la natura.

Larghe strade forestali accompagnano questo primo tratto di escursione, giunti al primo bivio si tiene il sentiero basso verso sinistra che entra nella pineta dove con passo regolare ci si inoltra senza troppe difficoltà.

Nei pressi di una curva verso sinistra troviamo un sentiero stretto e quasi nascosto che sale sulla destra, lo si prende e rapidamente si sale di quota fino a giungere nei pressi di un grande pascolo, si entra in questa proprietà privata dove per mezzo di una strada di servizio di raggiunge il cancello d’uscita e ci si congiunge nuovamente alla strada forestale.

Da Chiesetta dei Caduti e San Fermo

La camminata continua senza troppe difficolta, la strada risulta essere sempre larga, sterrata ma con terreno regolare. Si attraversano pinete, boschi fino a giungere ad intersecare una seconda strada forestale a circa 3,5 km di itinerario; qui la pendenza inizia ad aumentare.

Poche centinaia di metri di cammino e si giungere in prossimità di San Fermo dove dinnanzi a voi potrete ben vedere la vetta della giornata, il Monte Colombina.

Una zona caratterizzata da nuclei abitativi, una chiesetta (quella di San Fermo), un’area pic nic e un agriturismo. A questo punto le varianti per raggiungere la vetta sono tre, prendere la direttissima, fare il peripolo in senso orario e risalire da nord oppure fare il periplo in senso antiorario e salire da sud.

Da Nord verso la Vetta del Monte Colombina

Impossibile sbagliare, non fatevi ingannare dalle indicazioni che conducono al Rifugio Magnolini, seguite il sentiero senza paura e vi troverete a percorre un bellissimo tratto tra due muretti a secco.

Meno di 200 metri e le indicazioni vi porteranno in un sentiero secondario che svoltando verso destra vi porterà a risalire leggermente il crinale, con pendenza costante si guadagnano metri fino a giungere a tutti gli effetti sul “versante Nord”.

 

Attenzione nel periodo invernale o ancor peggio in quello di transazione tra inverno e primavera quando il sole scioglie la neve e la notte genera ghiaccio nascosto magari dalle foglie. In alcuni tratti potreste trovarvi obbligati ad uscire dal sentiero per risalire tra alberi e cespugli.

Cavalcherete la cresta fino a giungere in quota, la vegetazione si farà sempre più bassa e la vista inizierà a spaziare a 360 gradi fino a giungere nei pressi della grande croce metallica posta in vetta.

Pausa pranzo con vista Lago d’Iseo

Se il vendo non vi reca noia, i pressi della croce sono un ottimo punto di osservazione e di break per uno spuntino o un pranzo al sacco. Con lo sguardo rivolto a sud avrete alla vostra destra il Monte di Sovere e il Pizzo Formico, a sud il Monte Clemo e il Bronzone in lontananza, ad est la sponda bresciana del lago d’Iseo e l’inizio della valla Camonica mentre alle spalle i grandi orobici e la Presolana vi guardano da una posizione ancora più elevata.

Si rientra verso l’abitato di Bossico.

Giunti in vetta si discende senza troppe difficoltà il sentiero esposto a sud fino a giungere ad un secondo punto panoramico caratterizzato da una cornice per scattare foto ricordo di gruppo.

Si svolta quindi a sinistra seguendo le indicazioni per Bossico fino ad arrivare nei pressi di Cadì de la Peste, una costruzione di recente ristrutturazione che era stata adibita come ricovero e rifugio per i superstiti della peste che cercavano un punto di appoggio sui monti dell’altopiano.

Il sentiero qui discende rapidamente fino giungere alla Forcella dove ancora il sentiero si trasforma in strada forestale e permette un avvicinamento all’altopiano senza troppi problemi.

Tra case, stalle e cascinali.

Il ritorno alla vita rurale, dopo esser scesi dal Monte Colombina, è caratterizzato dall’incontro di nuclei abitativi accuratamente ristrutturati e mantenuti nella loro bellezza. Vi capiterà di trovare abitanti del luogo intenti a fare il fieno, pulire il giardino o coltivare l’orto! Un saluto e uno scambio di battute vi permetterà di entrare maggiormente in contatto con questo luogo.

Placat, un progetto Ecosostenibile

Sull’altipiano di Bossico due giovani ragazzi (Elena e Davide) ha deciso di dar vita a qualcosa di unico che potesse valorizzare il territorio, la cultura e le tradizioni della loro terra. Nasce quindi Placat un progetto che permetterà di dar vita all’interno della pineta ad un EcoCamping con tende, casette sugli alberi e spazi comuni per scoprire e vivere la montagna in modo consapevole.

Andando a concludere l’anello noterete quindi l’area boschiva data in concessione a Placat per realizzare questo progetto, fermatevi per un saluto sarete accolti con entusiasmo e immensi sorrisi!

Conclusione dell’anello al Monte Colombina

Superato l’EcoCamping di Placat in pochi minuti vi troverete al parcheggio di via San Fermo, qui si tornerà a camminare sull’asfalto per ultimare quindi l’anello escursionistico dopo circa 10/11 km di itinerario e dopo aver scoperto, spero con stupore e gioia un nuovo territorio.

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Itinerario svolto in data:  19 Marzo 2022
Partenza Itinerario:
Bossico  (Bg)
Località/Valle: Altopiano di Bossico
Catena Montuosa: Prealpi Orobie
Quota di partenza: 840 mslm
Dislivello: 600 metri circa
Sviluppo: 10 Km circa
Punti d’appoggio: Località San Fermo, area pic nic con riparo
Acqua sul sentiero: Località San Fermo

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Questo post è stato modificato 24 Marzo 2022 14:21