Da Rifugio Bagozza al Cimone della Bagozza in ambiente invernale.

Con ramponi e piccozza al sulla vetta del Cimon della Bagozza.

Val di Scalve – Bergamo

Sulla linea di confine tra Bergamo e Brescia, il Cimon della Bagozza.

Ancora una volta vi porto in quel magico mondo chiamato Val di Scalve, dove un ambiente incontaminato e ben lontano dal “turismo di massa” che sta sempre più caratterizzando alcune vette e rifugi delle altre valli bergamasche ci avvolge e ci eleva ad uno stato di pace superiore e tranquillità unica.

Ancora una volta in compagnia del CAI Valcalepio, questa volta non più come allievo del Corso SA1 (vi ricordate l’escursione in splitboard verso il Campioncino?), ma come aspirante istruttore e accompagnatore di un nuovo e carichissimo gruppo di allievi del Corso Alpinismo Base.

L’itinerario che cercherò di descrivere è uno dei grandi classici per gli amanti dei canali invernali e ci porterà in vetta al Cimon della Bagozza sfruttando le condizioni del canale Nord-Ovest. Il maltempo di ieri Sabato 11 Maggio non ha compromesso l’uscita in programma (ricordatevi di tener monitorato il meteo per tutta la settima prima dell’escursione soprattutto se in ambiente invernale), le condizioni del canale si son mantenute comunque buone per poter “attaccare” alla vetta.

Il Corso Base A1 nel suo splendore, verso il Cimon della Bagozza!

Chiaramente visto il periodo dell’anno e il clima un po’ pazzerello ci siamo dati appuntamento al Rifugio della Bagozza (1575 mslm) già alle 7 del mattino per iniziare il nostro itinerario sfruttando le condizioni della neve. Procedere quindi in direzione della Malga Campelli seguendo il sentiero CAI 428, dopo circa 500 metri di cammino attraversare il Fiume Dezzo e proseguire fino a trovare i resti di un’ipotetica malga, proseguire sul sentiero fino a scavalcare un colletto, a questo punto sarà ben visibile la base della salita verso il Cimon della Bagozza.

In lontananza il nostro obiettivo, ben evidente la vetta del Cimone del Bagozza, il massiccio più alto senza neve.

Dopo circa 1,5 km di camminata vi dovreste trovare a quota 1650 mslm all’interno di una conca dove se sarete fortunate il vento vi fischierà in faccia dandovi il benvenuto ai Campelli. Attraversate la conca e in pochi istanti vi troverete alla base della salita, il tempo di mettere casco, imbrago e ramponi e si parte mantenendovi sul canale di destra che è ben riconoscibile anche grazie alla presenza di uno sperone di roccia centrale.

In base alle condizioni e alla quantità di neve caduta potete procedere su misto o appunto su neve, quest’anno visto le abbondanti nevicate di fuori stagione abbiamo avuto la fortuna di effettuare la salita pestando e tracciando tutto il canale anche per via del forte vento che ha coperto i passaggi di altri alpinisti.

L’instancabile Filippo che apre la traccia alla cordata dei suoi allievi, never give up!

L’imbuto del canale in poco meno di 1km e 300 metri di salita vi permetterà di arrivare all’uscita dello stesso (2245 mslm), con una salita continua (un po’ come la pendenza che non va mai oltre al 45° se non in alcuni punti) e con una fatica dettata più dalle condizioni della neve che in certi casi faceva sprofondare fin sotto alle ginocchia e dal gelido vento che soffiava a raffiche molto violente per grand parte del canale Nord-Ovest.

Arrivati all’uscita, prestare sempre attenzione al cornice di neve che crea un vero e proprio terrazzo sulla valle sottostante, tenersi a ridosso delle rocce per aumentare il grado di sicurezza e con particolare attenzione affrontare un traverso di circa 200 metri che si conclude con un canalino fino alla base della cresta finale (2295 mslm). Ancora pochi metri di dislivello su salti di roccia non particolarmente difficili  per arrivare alla vetta del Cimon della Bagozza caratterizzato dalla croce abbattuta dal vento.

Il traverso finale prima di arrivare ai piedi della vetta

La via di discesa si svolge seguendo a ritroso la normale di salita del sentiero 417, particolare attenzione nel discendere i primi 220 metri di dislivello, consigliabile disarrampicare utilizzando al meglio i ramponi per scavare una scaletta agevole e mantenersi ancorati e in equilibrio con la piccozza fino a trovare i segnavia CAI che vi condurranno al passo delle Ortiche (2292 mslm).

Si torna giù, notare la tecnica di discesa descritta sopra

Qui la vista si aprirà nuovamente verso la conca dei Campelli, entrare quindi nel canale spesso frequentato da sci alpinisti e discendere fino alla base del massiccio andando quindi a concludere un giro ad anello del Cimone della Bagozza. Il canale potrebbe invogliarvi “a correre”, prestate sempre attenzione alla condizione della neve, spiacevoli sprofondamenti improvvisi potrebbero farvi ribaltare in avanti o procuravi arresti inaspettati…Quindi attraversare nuovamente la conca e dirigersi verso il Rifugio Bagozza seguendo lo stesso itinerario dell’andata.

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Traccia Gps: link diretto attività
Itinerario svolto in data:
 11 Maggio 2019
Partenza Itinerario:
 Parcheggio Rifugio Cimon della Bagozza
Località/Valle: Val Scalve
Catena Montuosa: Prealpi Orobiche
Cartina: Kompass N104
Quota di partenza: 1575 mslm
Quota massima: 2409 mslm Vetta Cimon della Bagozza
Dislivello: 830 m circa
Acqua sull’itinerario: Assente, non mangiate la neve gialla!
Dove Mangiare: Presso Ristorante Capriolo – Schilpario



Questo post è stato modificato 25 Febbraio 2020 23:37